I metodi convenzionali per dimagrire, quelli dove è necessario mantenere la calma e non cadere nel tranello lanciato dall’ago della bilancia che fatica a scendere, sembrano non andare più per la maggiore. Oggi le persone vogliono ottimi risultati nel minor tempo possibile, poco importa se la salute subisce qualche tiro mancino.

Parliamo oggi della Dieta Dukan, famosissima in tutti i continenti e apprezzata proprio per la sua caratteristica di far perdere peso in fretta, senza il rischio di riprenderlo con gli interessi una volta interrotta la dieta.
Il dottor Pierre Dukan (radiato dall’Albo dei Medici francesi dal 2012) ha inventato questo regime alimentare sulla base di studi approfonditi, che consente alle persone obese e sovrappeso, di perdere in fretta i chili di troppo.
Per rafforzare il suo regime dietetico, ha creato una forte promozione online, dove permette alle persone di consultare quotidianamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte, quali sono gli unici 100 alimenti concessi e come è possibile combinarli insieme per avere ricette gustose. Non manca anche un programma online per monitorare i propri sviluppi da un punto di vista motorio.
Su quali basi sono stati scelti questi 100 alimenti?
Secondo Pierre Dukan, l’alimentazione ideale è quella degli uomini primitivi. Dono 72 gli alimenti vegetali concessi, e 28 gli alimenti animali permessi.
Una dieta dai connotati fortemente ipo-proteici, che viene suddivisa in quattro fasi.
1. Fase di attacco: la persona per sette giorni dovrà consumare solo 72 alimenti, esclusivamente sotto forma di proteina pura. Dovrà consumare almeno 1.5 l di acqua ogni giorno e, se proprio non si può fare a meno di variare, lo yogurt è concesso.
2. Fase di crociera: si prosegue con la precedente fase, ma è possibile variare includendo i 28 cibi ricchi di proteine animali.
3. Fase di consolidamento: Per ogni chilo di troppo smaltito, la fase di consolidamento si allunga di 10 giorni. Se ad esempio sono stati persi 5 chili, per 50 giorni è necessario seguirla. In questa fase vengono integrati alimenti precedentemente vietati ma serve soprattutto come “palestra di vita”, perché la dieta Dukan “deve” essere seguita se non vogliamo riprendere i chili con gli interessi.
4. La fase di stabilimento: poche regole ma importanti se non vogliamo riprendere tutti i chili con il tempo. Si può mangiare in pratica quanto si vuole, ma mai uscire dai 100 alimenti indicati da Pierre Dukan.
Spero sia inutile ricordare a tutti i lettori, che prima di prendere una qualsiasi decisione per una modifica della propria dieta alimentare, è necessario consultare un nutrizionista esperto e affidabile!
La dieta Dukan ha letteralmente spopolato in occidente ed è vista oggi da molte donne e uomini, come il metodo definitivo per perdere peso in poco tempo. Oggi vediamo quali sono le differenze che contraddistinguono la dieta Dukan dalle altre diete, analizzandone i punti positivi e quelli negativi.
Secondo l’inventore della dieta Dukan, il proprio regime alimentare spazza via il problema di sottoporre le persone a una costante pressione mentale. Cancella l’ossessione del mangiare poco per mantenersi in forma.
In realtà possiamo vedere come le prime tre fasi della dieta Dukan: quella di attacco, di crociera e di consolidamento sottopongono la persona a un costante stress durante questo regime alimentare dai connotati chiaramente iper-proteici. La dieta è molto ferrea e non transige “errori di percorso”. Cosa che, indubbiamente, sottopone a un grande stress.
La fase più “libera” è sicuramente quella di stabilimento, che permette di mangiare quanto si vuole, sempre e solo consumando i 100 alimenti previsti dalla dieta Dukan.
Ciò che ha reso così popolare questo regime dietetico è la velocità con cui riesce a far perdere peso alle persone che la seguono. La prima fase, denominata appunto “fase di attacco” da una bella scossa al metabolismo, ponendo subito “le basi” per un dimagrimento veloce.
Le altre diete, soprattutto quelle che mirano non tanto al dimagrimento estetico ma al dimagrimento salutare, non contemplano questo dimagrimento veloce. È risaputo infatti che sottopone le persone a un indubbio stress psicologico che alla lunga si riversa anche sul fisico.
La dieta mediterranea ad esempio, ritenuta una delle migliori al mondo, prevede l’assimilazione di tutti i nutrienti. Richiede autocontrollo dal punto di vista delle dosi. Con una possibilità di mangiare verdura e frutta in dosi massicce, perché ricche di fibre, benefiche e non assimilabili dall’organismo.
Se le altre diete richiedono il consulto del proprio dietologo o nutrizionista, la dieta Dukan (e la schiera di sostenitori) può essere seguita consultando il libro, il sito web ufficiale e tutti gli altri blog nati dopo.
Ecco che la dieta Dukan offre: consulto facile, risultati quasi immediati, un breve periodo di sacrifici per poi mangiare quanto si vuole e un’educazione motoria, sempre svolta attraverso il canale online.
A controbilanciare gli effetti positivi, sono i non pochi danni che questa dieta potrebbe potenzialmente causare alla persona sana. I carboidrati vengono quasi completamente annullati dalla dieta, quando tutti sappiamo quanto siano importanti per il benessere del nostro organismo. Sprona la persona a seguire una dieta non prescritta in base alle proprie necessità, ma standardizzata.
Pierre Dukan, inventore di questo regime alimentare, è stato radiato dall’Albo dei Medici francesi per le sue dubbie campagne pubblicitarie e per la poca osservanza delle reali necessità del corpo umano da un punto di vista nutrizionale.
La dieta Dukan è stata ideata da Pierre Dukan, nutrizionista e dottore nato in Francia nel 1941. In giovane età entrò in contatto con alcuni casi di obesità, iniziò così a studiare un metodo per aiutare queste persone a perdere peso e ritrovare la salute.
Il dott. Dukan perse circa vent’anni della sua vita in ricerche sulla nutrizione e l’obesità, ed ecco che nell’anno 2000, pubblicò le sue scoperte all’interno del libro “non so dimagrire”, il quale solo in Francia ha venduto quattro milioni e mezzo di copie.
Il suo successo strabiliante lo deve poi al “passa parola”, sicuramente uno dei mezzi di diffusione più potenti al mono. Questa volta però a pubblicizzare indirettamente la dieta Dukan non è stata una persona qualunque. È stata la mamma di Kate Middleton, moglie del principe William, a testarla sulla propria pelle.
Fu in vista delle nozze con il principe che la madre consigliò a Kate di provare la dieta Dukan, così da perdere due taglie ed essere perfetta per il grande giorno. Inutile dire che, dopo i risultati sorprendenti ottenuti dalla principessa, la dieta Dukan ha trovato la propria popolarità in tutto il mondo.
Come per molte altre diete moderne, anche la dieta Dukan è stata al centro del mirino (ancora non è uscita da questo ciclone), e il suo inventore venne accusato di aver rilasciato delle dichiarazioni troppo avventate. Qualsiasi cosa venisse detta pubblicamente dal medico, suscitava moltissime polemiche in ogni angolo del globo. Uno dei casi più famosi risale al 2011, quando chiese di poter aumentare i voti degli studenti laureandi, nel caso in cui non fossero aumentati di peso. L’accusa in questo caso fu quello di discriminazione e di non tenere in considerazione i danni che una simile affermazione poteva fare sulla psiche dei giovani.
Le accuse avanzavano e i procedimenti disciplinari erano dietro l’angolo. Non erano solo le dichiarazioni del dottore a creare problemi, ma la dieta in se, accusata di portare gravi squilibri alimentari a causa delle fasi che sottoponevano l’organismo a uno stress non indifferente. Nella prima fase della dieta ad esempio, la fase di attacco, il paziente deve per un’intera settimana, nutrirsi solo di proteine pure, bevendo un litro e mezzo d’acqua al giorno e, come unica concessione, lo yogurt.
Nel marzo 2012 Pierre Dukan richiede di essere radiato dall’Ordine dei Medici francesi per evitare i procedimenti disciplinari contro di lui, anche se in realtà non è servito, perché le accuse riguardano proprio il periodo in cui ancora svolgeva la professione medica.
Esistono decine di diete simili alla dieta Dukan. Perché questo regime alimentare, oltre a portare il nome del suo inventore, Pierre Dukan (da poco radiato dall’Albo dei Medici francesi proprio a causa di questo regime dietetico) è anche una dieta iperproteica.
E le diete iperproteiche si assomigliano un po’ tutte. Per prima cosa, creano danni alla salute: aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, non prevengono il cancro ne il diabete ne le malattie renali. Le diete iperproteiche possono portare la persona a sviluppare disturbi alimentari come la bulimia nervosa e l’anoressia.
Individuare le diete simili alla dieta Dukan è facile, perché sono regimi alimentari che sostengono l’importanza di assumere tante proteine, a discapito ad esempio dei carboidrati, che sono praticamente (se non del tutto) assenti.
La dieta iperproteica fa perdere peso, ma ciò che viene perso è principalmente acqua, ecco che si assiste a un fenomeno di disidratazione. Seguendo questi regimi alimentari si consumano anche le proteine muscolari, ecco che non si perde solo la massa grassa, ma anche quella muscolare, che qualsiasi esperto di nutrizione può confermare che tale massa non deve assolutamente essere “toccata” da una dieta sana ed equilibrata.
Detto questo, vediamo nello specifico una delle diete simili alla dieta Dukan. Esaminiamo la dieta Atkins.
La dieta Atkins prevede uno scarso consumo di carboidrati. L’inventore, il Dottor Robert Atkins, quando soffriva di sovrappeso si baso su una dieta trovata in un giornale americano ed ecco che diede i suoi frutti. Così la personalizzò e la divulgò su vari libri.
Proprio come la dieta Dukan prevede 4 fasi:
- Approccio: dura due settimane e serve a portare il metabolismo in uno stato alterato, dove gli acidi grassi attaccano il corpo. Questa condizione è dovuta dalla limitata assunzione di carboidrati (solo 20 grammi al giorno). Prevede un largo consumo di carne e formaggi.
- Perdita di peso: l’assunzione dei carboidrati aumenta ogni giorno di 5 grammi, fino a quando non si trova il “punto perfetto” per il dimagrimento.
- Pre-mantenimento: l’assunzione di carboidrati aumenta di 10 grammi a settimana. Lo scopo è sempre quello di trovare la quantità che permette di mantenere il peso forma.
- Mantenimento: le abitudini precedenti devono essere tenute stabili.
Come possiamo vedere, nonostante la terminologia sia cambiata e lo stesso vale per la durata, entrambe le diete prediligono un’assunzione costante e abbondante di proteine (soprattutto animali) e porta ai livelli minimi l’assunzione dei preziosissimi carboidrati.
Prima di seguire un regime alimentare dubbio o dalle “facili soluzioni” consultate un professionista!