Dopo undici anni l’Inter conquista il suo diciannovesimo scudetto con quattro giornate di anticipo e i tifosi, in barba ad ogni regola anticovid si assembrano in piazze e strade, cantando e urlando cori da curva…

A nulla sono serviti gli inviti della società ad essere sobri ed evitare assembramenti. Gli strafottenti tifosi interisti dimenticando quanto successo poco più di un anno fa durante la partita di champions league dell’Atalanta, quando scoppio il più grande focolaio d’Italia che ci ha portato alle drammatiche immagini di Bergamo, scendono in piazza e festeggiano.
Possono le autorità tollerare questo folle atteggiamento? può questo governo tollerare tutto questo?
Mesi e mesi a prendersela col governo. Coi medici. Con le regole. Con le chiusure. Con la “dittatura sanitaria”. Con le privazioni della libertà. Con “gli italiani che sono bravi da soli ad avere buon senso, non hanno bisogno di limitazioni scritte”.
Poi assistiamo a scene come queste, e capisci che non abbiamo possibilità di salvezza. Quando richiuderanno tutto, non prendetevela con Speranza, Galli o Crisanti: prendetevela con chi rischia la propria vita, e peggio ancora quella degli altri, per puro egoismo e scelleratezza. Come questi fenomeni qua.
Scene come questa, dentro una pandemia e per giunta nella regione più colpita dal Covid in Italia, sono un insulto all’intelligenza. Al buon senso. Alla vita. Moriremo di egoismo e imbecillità. E siamo già a buon punto.