Filippo Timi difende Luca Marinelli e il suo Mussolini

Filippo Timi difende Luca Marinelli e il suo ruolo in “M. Il figlio del secolo”

Filippo Timi, noto per la sua interpretazione di Benito Mussolini nel film “Vincere” diretto da Marco Bellocchio, interviene nel dibattito riguardante l’interpretazione del Duce da parte di Luca Marinelli. Le dichiarazioni di Marinelli, che ha espresso di aver sofferto durante il suo lavoro, hanno suscitato critiche, ma Timi non sembra preoccuparsene.

Timi ha condiviso le sue opinioni in un’intervista, affermando: “Delle polemiche non ne so nulla e neanche mi interessano”, aggiungendo che considera Marinelli uno dei migliori attori italiani attualmente in attivitร : “รˆ davvero bravissimo”.

Il legame tra Timi e Marinelli si rafforza anche grazie alla loro collaborazione nel film “Le otto montagne”. Timi difende il collega, sottolineando la sua sensibilitร  e il diritto di esprimere le proprie emozioni: “Conosco Luca, รจ una persona fantastica, quindi qualsiasi cosa lui abbia avuto voglia di dire fa parte della sua sensibilitร  e secondo me non puรฒ essere giudicata”.

Il parallelo con “Vincere” e i cambiamenti nel contesto sociale

Riflettendo sulla sua esperienza in “Vincere”, Timi ricorda il confronto avuto con Alessandra Mussolini su temi delicati legati alla storia fascista. Ricorda come l’uscita del film fosse inserita in un contesto politico e culturale differente: “Quando uscรฌ il film di Bellocchio era un altro momento, c’era un altro governo. Era un film, aveva un impatto diverso”.

La riflessione sul fascismo in Italia

Timi affronta anche la complessitร  del rapporto dell’Italia con il fascismo, paragonandolo a quello della Germania con il nazismo: “รˆ come la Germania con il nazismo, non puoi farci pace. Non puoi andare contro i valori umani, dopo quegli orrori non puoi tornare indietro”.

Infine, Timi sottolinea l’importanza di distinguere tra la storia e la sua narrazione: “Un conto รจ la storia, un conto รจ raccontare una storia”. Riguardo all’opera di Marinelli, conclude: “Se il gesto artistico รจ veramente altissimo, allora il resto sono solo parole intorno, che raccontano altre cose”.

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