Raz Degan e la sua vita da ambientalista in Un Passo dal Cielo

Raz Degan torna in TV nel 2025 con una nuova avventura

Il 2025 segna l’inizio di una nuova avventura lavorativa per Raz Degan. A partire da giovedì 9 gennaio, l’attore entrerà nel cast della famosa fiction Un passo dal cielo, interpretando il personaggio di Stephen, un “ambientalista e pacifista”.

Il ruolo di Stephen in ‘Un passo dal cielo’

Degan si sentirà molto vicino al suo personaggio, dichiarando: “Sono un ambientalista e pacifista. Vivo da parecchio tempo in un trullo pugliese, nella Valle d’Itria. Quando l’ho acquistato era solo un rudere in mezzo al nulla, ora è un luogo splendido.” Lontano dal caos della città, l’attore si dedica anche alla produzione di olio, affermando: “Più che un attore, mi definisco un contadino campagnolo.”

La missione del personaggio di Stephen

Il personaggio di Stephen lo ha colpito profondamente per diversi motivi. Nella serie, egli è il fondatore dell’associazione Origin, creata per studiare gli effetti del cambiamento climatico, in particolare sui ghiacciai. Questo ruolo può stimolare interrogativi importanti riguardo a questioni ambientali e contribuire al nostro percorso vitale.

Le radici di Raz Degan e la sua passione per l’arte

Fin da piccolo, Degan ha vissuto a stretto contatto con la natura: “Sono nato in un kibbuz israeliano. E sembrerà strano, ma quando ero un ragazzino volevo scappare da lì, ho viaggiato in tutte le capitali del mondo.” Cresciuto in una famiglia composta da una madre americana e un padre israeliano, ha avuto l’opportunità di esplorare il mondo e avvicinarsi al lato artistico della vita.

Un sogno di recitazione e la realtà dello spettacolo

La recitazione è sempre stata una sua passione: “Vedendo i personaggi cinematografici o teatrali, attraverso di essi potevo vivere mille esperienze diverse. In seguito ho fatto i mestieri più disparati: dalla moda alla recitazione.” Riguardo all’importanza dell’aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, Degan spiega: “Può aprire tante porte, ma ciò non vuol dire che rimangano aperte. Occorre lavorare su sé stessi.”

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