Filippo Timi difende Luca Marinelli e il suo approccio al fascismo
Da Benito a Benito. Filippo Timi ha interpretato Benito Mussolini nel film Vincere di Marco Bellocchio nel 2009. Oggi, Timi parla della recente polemica riguardante l’interpretazione di Luca Marinelli in M. Il figlio del secolo, in cui Marinelli ha confessato di aver sofferto durante il ruolo del Duce.
Timi, nell’intervista a Fanpage.it, ha dichiarato: “Delle polemiche non ne so nulla e neanche mi interessano”. Ha poi elogiato Marinelli, definendolo “forse il più bravo attore italiano in questo momento” e aggiungendo: “Conosco Luca, è una persona fantastica, quindi qualsiasi cosa lui abbia avuto voglia di dire fa parte della sua sensibilità e secondo me non può essere giudicata”.
L’eredità di Vincere e i cambiamenti nel tempo
Il parallelo con Vincere è inevitabile. Nel 2009, Timi discusse a Porta a Porta con Alessandra Mussolini riguardo il film che raccontava la vita di Benito Albino, figlio di Mussolini nato dalla relazione con Ida Dalser. All’epoca, il film suscitò critiche per la sua ricostruzione storica. Timi ha sottolineato come i tempi siano cambiati, affermando: “Quando uscì il film di Bellocchio era un altro momento, c’era un altro governo. Era un film, aveva un impatto diverso”.
Riflessioni sul fascismo e sulla storia
La riflessione si allarga poi al rapporto dell’Italia con il fascismo. Timi ha paragonato la situazione italiana a quella della Germania con il nazismo, affermando: “Non puoi farci pace. Non puoi andare contro i valori umani, dopo quegli orrori non puoi tornare indietro”. Ha anche evidenziato l’importanza di distinguere tra storia e narrazione, dicendo: “Un conto è la storia, un conto è raccontare una storia”. Tornando a Marinelli, Timi ha commentato: “Se il gesto artistico è veramente altissimo, allora il resto sono solo parole intorno, che raccontano altre cose”.