L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel cinema: il caso del film “The Brutalist”
Il tema dell’intelligenza artificiale è sempre più al centro dell’attenzione, in particolare per quanto riguarda gli effetti che questa tecnologia sta avendo nella nostra vita quotidiana. Con un contesto ancora poco chiaro e regolamentato, l’IA sta generando discussioni sia civili che militari, ma uno degli argomenti più caldi è legato all’industria cinematografica.
Recentemente, il film The Brutalist ha suscitato un ampio dibattito poiché alcune parti della sua realizzazione si sono avvalse dell’IA. Diretto da Brady Corbet, il film racconta la storia di László Tóth, un architetto ungherese, e presenta una durata notevole di 215 minuti.
Riconoscimenti e premi per “The Brutalist”
Il film si è già fatto notare durante la stagione dei premi, a partire dal Festival di Venezia, dove Corbet ha ricevuto il Leone d’Argento per la Miglior Regia. A seguito di questo successo, “The Brutalist” ha ottenuto anche tre Golden Globe, inclusi quelli per il Miglior Film Drammatico e il Miglior Attore per Adrien Brody.
Tuttavia, l’area di Los Angeles ha recentemente affrontato incendi devastanti che hanno rallentato le attività di Hollywood, portando a rinvii nelle cerimonie di premiazione, incluso l’annuncio dei film in corsa per gli Oscar.
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel film
Il montatore del film, Dávid Jancsó, ha rivelato che l’IA è stata utilizzata per migliorare i dialoghi in ungherese degli attori, rendendoli più realistici attraverso strumenti forniti dalla compagnia Respeecher. Sebbene siano state tentate altre soluzioni, l’intenzione era quella di mantenere l’autenticità delle performance. Jancsó sottolinea che il processo ha avuto lo scopo di preservare le interpretazioni degli attori piuttosto che sostituirle.
Brady Corbet ha confermato che l’uso dell’IA è stato limitato alla fase di montaggio per affinare alcuni dettagli vocali, senza alterare i dialoghi in inglese. Questo approccio mira a rispettare il lavoro degli attori mentre sfrutta le potenzialità della tecnologia.
Opinioni contrastanti sull’uso dell’IA
Le controversie riguardanti l’impiego dell’IA nel cinema non mancano. Alcuni critici temono che ciò possa minacciare il ruolo fondamentale dell’artista umano. Al contrario, si sottolinea che l’IA dovrebbe essere vista come uno strumento per migliorare i processi creativi, piuttosto che un sostituto. Infatti, esistono già precedenti storici di tecnologie utilizzate nel cinema per ottimizzare il lavoro creativo.
Infine, Paul Schrader, noto sceneggiatore e regista, ha contribuito al dibattito esprimendo opinioni forti sull’IA. Ha affermato che la tecnologia può offrire idee e metodologie migliori rispetto a quelle tradizionali. Tuttavia, le reazioni sui social network dimostrano quanto sia polarizzante l’argomento.
In conclusione, l’evoluzione dell’impatto dell’intelligenza artificiale nel cinema continua a sollevare interrogativi e dibattiti. La pellicola The Brutalist, prevista nei cinema italiani a partire dal 6 febbraio, rappresenta un caso emblematico di come il settore possa affrontare queste nuove sfide.